RACCOLTA DI ACRONIMI PER LA MATEMATICA


Alberto Marini, CNR IAMI

(20001212, 19980604; 19980514 volto in HTML dal quaderno IAMI 97.20 dicembre 1997)

Key Words and Phrases: acronyms, terminology, documentation for mathematics.

Mathematics Subject Classification category: 00A20.

Sommario Dopo alcune indicazioni sull'importanza degli acronimi nel linguaggio tecnico-scientifico odierno, viene presentata una raccolta di acronimi che possono interessare i cultori della matematica; viene anche indicato come si intende rendere disponibile e sviluppare tale raccolta attraverso Internet.

Abstract After a short discussion of the importance of acronyms in today's technical and scientific language, a collection of acronyms interesting people involved in mathematical activities is presented. The modality followed to make this collection accessivle and updatable via Internet is discussed too.


:1: Rilevanza degli acronimi

:2: Caratteristiche del lavoro

:3: Voci per gli acronimi

:4: Caratteristiche dei campi

:R: Riferimenti

:C: Abbreviazioni per le categorie


:1: Rilevanza degli acronimi

Il crescente uso di acronimi costituisce uno dei fenomeni linguistici più rilevanti del nostro tempo. Esso è legato all'aumento delle esposizioni riguardanti temi specialistici o rivolti a cerchie di lettori ristrette o comunque abituate a qualche tipo di linguaggio gergale.

Il fenomeno è particolarmente rilevante negli scritti tecnico-scientifici riguardanti settori nei quali è importante l'aspetto operativo ed è elevato il tasso di innovazione. In questi settori si presenta la necessità di far uso di nozioni che non si possono individuare in modo preciso con semplici termini della lingua della tradizione (sostantivi ben definiti eventualmente accompagnati da un aggettivo o elementi simili). Le suddette nozioni richiedono espressioni piuttosto elaborate e spesso traggono vantaggio da termini metaforici, di nuovo conio e di derivazione straniera.

Quando queste espressioni sono utilizzate frequentemente, possono portare ad eccessivi appesantimenti del testo e la loro sostituzione con acronimi o abbreviazioni può costituire un alleggerimento tipografico e migliorare la leggibilità.
Gli acronimi sono ampiamente usati nella tecnologia dell'informazione (disciplina che, per coerenza, dovremmo denotare con IT, acronimo di Information Technology): già negli anni '30 e '40 si usavano sigle come Z2, ABC, ENIAC, EDSAC, EDVAC ed IAS. L'uso di acronimi nella IT negli ultimi anni sta ulteriormente crescendo in relazione alla continua vistosa espansione del settore e, particolarmente, in relazione allo sviluppo di Internet, la rete globale di computers.
In effetti la crescente diffusione e pervasività del Web ha indotto tutti i più importanti fornitori di sistemi informatici a rinnovare rapidamente i loro prodotti per renderli in grado di servirsi della Rete e di quanto si sta facendo e si progetta di fare con questo rivoluzionario canale di comunicazione. In questi anni, inoltre, si sta vistosamente allargando il mercato dei prodotti della IT, in quanto molte attività tradizionali si stanno sostituendo, o si progetta di sostituirle, con attività basate sulla Rete globale (posta, pubblicazioni, pubblicità, commercio, telefonia, diffusione radio e televisiva, pratiche amministrative, organizzazione aziendale, ...). Tutte queste attività innovative stanno comportando una continua crescita della comunicazione delle nozioni che le riguardano, sia tra gli addetti ai lavori (che naturalmente si sono sempre avvalsi primariamente della stessa Internet per comunicare e cooperare), sia per quanto serve alle attività produttive e commerciali, sia ai fini della divulgazione e della didattica.
Accade quindi che ogni giorno, letteralmente, vengano poste in circolazione nuove espressioni riguardanti nuove iniziative, nuovi strumenti, nuovi servizi e nuovi comportamenti di ampi gruppi sociali: gran parte delle nuove espressioni portano all'uso di acronimi, alcuni nuovi, altri con nuove esplicitazioni. Questo fenomeno può constatarsi facilmente in vari modi:
- mediante la lettura dei numeri successivi dei periodici specializzati o delle pagine dedicate con regolarità alla IT dai giornali;
- mediante il confronto settimanale o mensile dei siti delle compagnie, dei laboratori, delle associazioni e delle case editrici più attive del settore;
- mediante il confronto giornaliero di alcune riviste elettroniche aperte finalizzate alla comunicazione delle innovazioni (tipico esempio è costituito da Infoworld Electric.

La diffusione degli acronimi si riscontra anche in una disciplina ricca di tradizioni, ma tutt'altro che statica, come la matematica. Questo fenomeno, quasi irrilevante nelle esposizioni degli argomenti più tradizionali, è piuttosto marcato in varie pubblicazioni specialistiche. Esso si verifica in particolare in settori applicativi e con forti componenti computazionali e modellistici (statistica, ricerca operativa, applicazioni industriali, applicazioni tramite l'informatica, ...).
In questi campi, infatti, è intensa la proposta di nuovi metodi e di nuovi strumenti di modellizzazione e di calcolo che spesso è opportuno presentare con atteggiamento comparativo; essi quindi richiedono nozioni la cui individuazione richiede non pochi elementi distintivi. Molte di queste nozioni derivano la loro denotazione da metafore, da applicazioni particolari o addirittura da organismi e prodotti specifici; inoltre molte nozioni sono in stretta relazione con elementi implementativi come linguaggi di programmazione, pacchetti di software e piattaforme dei vari generi. Tutte queste situazioni inducono quasi naturalmente all'uso di acronimi. Questo uso, poi, è favorito dal contatto degli studiosi di questi accennati problemi matematici con persone per le quali sono centrali gli interessi tecnologici, operativi e produttivi e per i quali gli acronimi sono nella prassi da decenni.
L'uso degli acronimi si riscontra comunque anche in molti testi matematici non esplicitamente collegati alle applicazioni. Esso peraltro non può considerarsi estraneo alla tradizione matematica, ma può collegarsi naturalmente a tutta la problematica delle convenzioni terminologiche e notazionali derivante dalla primaria necessità dei cultori della matematica di servirsi in modo pratico di definizioni rigorose.
La diffusione degli acronimi ha fatto diventare il loro controllo un problema lessicografico di rilievo. In effetti accade sempre più spesso di incontrare acronimi dei quali non si conosce il significato. La cosa si verifica sovente quando si scorre la presentazione di qualche prodotto o di qualche prestazione informatica, ma può verificarsi anche quando si sfoglia un po' affrettatamente un articolo o un capitolo non iniziale di un libro di argomento matematico. In questi casi accade spesso di non riuscire a trovare rapidamente un passo nel quale l'abbreviazione venga soddisfacentemente chiarita.
A questo proposito occorre rilevare che le presentazioni di oggetti informatici spesso vengono condotte con un tono gergale, contando su una supposta familiarità del lettore con nozioni introdotte affrettatamante. Nel caso degli scritti matematici, in genere molto più curati di quelli redatti nell'ambito di molte altre discipline, non è raro che risulti difficoltoso reperire una definizione all'interno di un grosso volume o dei vari articoli citati dall'autore di un articolo specialistico. Occorre anche dire che, anche in trattati di notevole impegno, gli indici dei simboli e gli indici dei contenuti tendono a trascurare gli acronimi, oppure ad indicarli solo in subordine alle espressioni verbali che costituiscono le loro esplicitazioni.
Può dunque essere utile rendere disponibili raccolte sufficientemente estese di acronimi interessanti la matematica.

:2: Caratteristiche del lavoro

Il presente lavoro fa parte di una attività volta alla organizzazione di elenchi di informazioni terminologiche da gestire con il computer, elenchi che possano costituire riferimenti utilizzabili via Internet e che possano evolversi in modo fisiologico attraverso un impiego adeguato delle piattaforme e delle infrastrutture che si renderanno ampiamente disponibili nei prossimi anni.
L'approccio seguito in questo lavoro ricalca quello adottato per una raccolta di dati biografici presentata in Marini 1997, rapporto al quale si rimanda anche per altre considerazioni.

Qui consideriamo liste che chiameremo elenchi di acronimi costituite da quelle che diremo voci su acronimi o, in breve, voci, da registrare seguendo uno schema ben determinato. Più specificamente presentiamo una raccolta di voci ciascuna delle quali fornisce pochi dati essenziali sopra un acronimo o una abbreviazione la cui conoscenza può essere utile ad una persona che stia leggendo un testo con un contenuto matematico.

Alcuni esempi di queste voci sono i seguenti:

AG " affine geometry < cm gm

ALGOL " algorithmic [oriented] language < la

BM " Bose - Mesner {~ algebra} < al

CNR " Consiglio Nazionale delle Ricerche = Italian research organism < re go

DTMC " discrete time Markov chain < st

GL " general linear {~ group} < al ge

grad " gradient {~ of a vector field} < an me

LASER " light amplification by stimulated emission of radiation < ph

ln " natural logarithm = logaritmo in base e = 2.718281828459... < ba an ..

MHz " Megahertz < in ph

Re " real [part] < an

SQRT " square root = routine identifier < ba sw ..

tan " tangent {~ function} < an ..

W3C " World Wide Web Consortium = Organism with the objective to lead the Web to its full potential //www.w3c.org <ww do

La raccolta, attualmente costituita da circa 1500 voci, comprende sigle di associazioni e riviste inerenti la matematica, gruppi di iniziali di persone utilizzati per individuare funzioni, strutture, teoremi e algoritmi, abbreviazioni utilizzate per funzioni speciali, per programmi o altri sistemi software. Questo elenco comprende anche acronimi che non riguardano strettamente o primariamente la matematica, ma altri settori scientifici, tecnologici o sociali; si tratta però di entità la cui conoscenza è stata considerata di primaria importanza per un buon inquadramento di alcuni argomenti matematici. Si trovano quindi informazioni su unità di misura, su organismi pubblici o industriali che hanno un importante ruolo scientifico o culturale, su pubblicazioni di largo interesse per la ricerca e la didattica. In particolare sono numerosi gli acronimi riguardanti iniziative e strumenti dell'informatica che, si ritiene, possano avere, attualmente o in prospettiva, rilevante influenza sulle attività matematiche. Sulla loro scelta ha influito la convinzione della opportunità che la comunità matematica si serva sistematicamente e prioritariamente di Internet per cooperare e per distribuire le informazioni che va elaborando.

Questa collezione di dati vorrebbe dare indicazioni abbastanza complete. Essa però attualmente non ha alcuna pretesa di essere considerata definitiva: in effetti le voci attualmente disponibili sono piuttosto disomogenee, sia per quanto riguarda gli argomenti rappresentati, sia per quanto concerne la completezza delle componenti delle singole voci. In effetti gli elenchi sono stati compilati nel giro di poche settimane consultando le fonti che apparivano di accesso maggiormente agevole al fine di poter cominciare ad operare su Internet in modo significativo.
La gran parte delle informazioni sono state ottenute da testi di una certa mole, trattati, handbooks ed opere enciclopediche, che costituiscono dei riferimenti autorevoli per il rispettivo settore; in parte sono indicati in :R: . Per varie voci ci si è serviti di informazioni che si stanno raccogliendo al fine di organizzare repertori terminologici per la matematica. Per questi elenchi si è fatto uso dello scanner, di procedure per la \it Optical Character Recognition e di programmi specifici finalizzati al trattamento di testi.
La ricerca degli acronimi inseriti nella raccolta diversi %%ANTIC. da quelli riguardanti la IT è stata aiutata solo limitatamente dalla consultazione di Internet: infatti non sembrano esserci pagine Internet dedicate espressamente agli acronimi della matematica, contrariamente a quanto accade per l'informatica. Mediante Internet si sono invece individuati molti singoli acronimi riguardanti soprattutto istituti universitari e di ricerca, riviste ed iniziative volte alla implementazione di procedimenti matematici.
Buona parte delle voci concernenti l'informatica provengono da una %%%??? collezione piuttosto estesa che si sta raccogliendo e che attualmente consta di circa 6000 voci.
Contemporaneamente si stanno mettendo a punto procedure che permettano di mettere a disposizione le voci nel modo il più possibile aperto servendosi primariamente di pagine per il World Wide Web scritte nel linguaggio HTML. Le voci su acronimi, inoltre, vengono utilizzate per la messa a punto di un linguaggio finalizzato alla organizzazione per il Web di questi tipi di repertori. % v???
Come indicato anche in [Marini 1997], la priorità attribuita ad Internet discende dalla convinzione che la Rete globale è destinata a diventare rapidamente il maggior canale di comunicazione, con determinanti vantaggi di visibilità e di flessibilità di impiego. Inoltre si spera che dalla Rete si abbiano utili segnalazioni di imprecisioni e contributi al miglioramento ed alla crescita di questa raccolta.
Per evitare l'accusa di eccessivo radicalismo da parte di quanti hanno presente il modesto utilizzo di Internet in Italia, si è prevista anche la possibilità di produrre facilmente elenchi stampati.
Le sopra accennate attività si vogliono inserire in un Progetto Infrastrutturale del CNR finalizzato alla costituzione di un circuito informativo bibliografico su Internet per la matematica, progetto sviluppato in collaborazione con gli Istituti del CNR IAN di Pavia ed IMA di Genova.
Occorre poi rilevare la opportunità di avviare cooperazioni con un basso rapporto costi/benefici con gli studiosi interessati a far crescere la disponibilità su Internet di materiale terminologico di interesse scientifico. % A questo proposito è opportuno segnalare alcuni siti contenenti pagine % terminologiche. In particolare Logos e CIRT. La disponibilità di questo materiale, tra l'altro, potrebbe trovare applicazioni in ambito didattico.
Occorre segnalare che la attuale raccolta non intende coprire tutte le scritture convenzionali utilizzate in matematica, anche se fornisce numerose indicazioni riguardanti notazioni utilizzate nelle espressioni matematiche ed in particolare indicazioni di funzioni. Nell'elenco si sono inserite solo le indicazioni che si possono considerare forme abbreviate di termini che esplicitati, fanno parte di un linguaggio naturale o individuano persone o altre entità dotate di una denominazione ben definita. Una importante funzione che gli acronimi dovrebbero svolgere deriva dal loro essere collegati a elementi terminologici precisi. Essi quindi dovrebbero essere presenti, come nodi "di svincolo" in una rete ideale attraverso la quale possano essere collegate tutte le varie entità che interessano una disciplina di elevato rigore e di ampia applicabilità potenziale come la matematica.

:3: Voci per gli acronimi

Gli elenchi di acronimi risiedono primariamente su \dn files ASCII di base, che chiameremo files \ .n dalla estensione adottata. Si tratta di files sequenziali contenenti solo caratteri di base (caratteri con codifiche binarie da 32 a 126, da blank a "~", nonché 9, TAB, e 13, carriage return). Questi sono i files più facilmente costruibili e modificabili mediante una tastiera ASCII anglo-americana, la più adatta alla elaborazione dei dati. I caratteri degli alfabeti nazionali (lettere accentate, segni diacritici, ...) sono rappresentati secondo regole vicine a quelle seguite dal linguaggio TeX (v. Marini 1997 :5:). Gli elenchi sono quindi completamente trasportabili e possono essere sottoposti ad elaborazioni non condizionate dalle esigenze di word processors che si servono di propri formati specifici e spesso poco documentati.
Le voci trattate sono scritte secondo regole sintattiche e lessicali ben definite. In particolare contengono esse stesse abbreviazioni e scritture convenzionali.
Un file \.n è costituito da una sequenza di gruppi di uno o più records dedicati a \dn voci concernenti gli acronimi. Una voce occupa un record iniziale ed eventuali records continuazione. Un record iniziale di voce inizia con la scrittura dell'acronimo relativo; un record continuazione inizia con uno o più caratteri tabs o blanks (in genere si ha un solo tab).

Nelle voci compaiono segni che permettono facilmente distinguere i successivi campi che le compongono. Ogni campo riguarda un attributo dalla voce. I campi più importanti sono i due che devono comparire sempre come i primi di ogni voce e riguardano la stringa costituente l'acronimo e la sua esplicitazione, cioè la espressione verbale della quale l'acronimo costituisce una indicazione abbreviata. La stringa acronimo non è assolutamente univoca: il fenomeno della omografia si verifica piuttosto frequentemente e spesso una stringa acronimo individua più entità, anche di natura molto diversa. Inoltre non sono pochi gli acronimi che presentano due o anche più varianti per la esplicitazione; questo fenomeno dipende in genere dalla poca ufficialità dell'acronimo in causa; talora è dovuto al variare nel tempo delle funzioni o dei ruoli delle entità rappresentate.

Gli altri campi non sono tassativi e, se presenti, potrebbero comparire in diversi ordini. Essi riguardano rispettivamente: il significato dell'acronimo, cioè una sua spiegazione in genere molto sintetica; le connessioni che rinviano ad altre nozioni con le quali l'acronimo è collegato per analogia, per contrapposizione, per essere più generale o più particolare; esempi di occorrenze dell'acronimo in espressioni di uso corrente; indirizzi Internet di pagine nelle quali si possono avere altre informazioni sulla entità individuata dall'acronimo; categorie con le quali l'acronimo viene classificato; commenti che tipicamente riguardano incertezze sulle informazioni raccolte nella voce.

La maggior parte degli acronimi riguarda espressioni nella lingua inglese; un buon numero sono italiane; non poche quelle che riguardano il mondo francese e quello tedesco. Varie altre lingue sono presenti in poche voci: in genere riguardano istituti, associazioni o riviste.
Per indicare due o più alternative per la esplicitazione di un acronimo si usano nidi racchiusi tra due parentesi quadre; in essi le diverse alternative sono separate dal simbolo "|". Es.: \ URL " [uniform | universal] resource locator indica che l'acronimo URL può leggersi tanto come "uniform resource locator", quanto come "universal resource locator"). Una coppia di parentesi quadre può annidarsi in un'altra coppia. Inoltre si può avere una coppia di parentesi quadre che racchiude solo una alternativa: in questo caso si intende che in una interpretazione dell'acronimo le parole o anche le singole lettere tra le parentesi quadre potrebbero essere trascurate. Ad es.

\ ALGOL " algorithmic [oriented] language \ MACSYMA " MAC symbol[ic] manipulation < al an sw

Nel campo spiegazione, in genere, si ha una breve illustrazione del significato dell'acronimo. Nei files trattati in genere questa illustrazione è molto sintetica e spesso è solo allusiva; ad es. ci si limita ad indicare nazionalità o ubicazione nel caso di società ed associazioni scientifiche.
Il campo indirizzo Internet dovrebbe essere indicato per tutti gli organismi riguardanti compagnie industriali, associazioni, istituti di ricerca, enti governativi; esso può essere molto utile anche per particolari prodotti software.
Tra le parentesi graffe che racchiudono gli esempi di espressioni nelle quali compare un acronimo, l'occorrenza di questo è rappresentata dal carattere "~"; se si hanno più espressioni, vengono separate dal carattere ";". Ad es.:

\ BAN " best asymptotically normal {~ estimates; ~ estimator}.

Nel campo categorie, dopo il carattere "<", si hanno una o più sigle separate da uno spazio; ciascuna di queste individua una categoria e deve comparire in un apposito file catalogo.

:4: Caratteristiche dei campi

Prima di sottoporre ad una elaborazione le voci biografiche, è necessario controllare che siano corrette, cioè ubbidiscano a ben definite regole formali. Il primo controllo di una voce accerta che essa sia una sequenza di campi dei tipi previsti. Ogni campo, eccettuato il primo, è costituito da un \dn annunciatore, che ne caratterizza il \dn tipo, e da un \dn corpo: quindi in una voce si devono alternare annunciatori accettabili e corpi di campo adeguati.
Presentiamo ora gli annunciatori consentiti e i relativi tipi di campi.

" esplicitazione

= significato

> Connessioni

{ esempi di occorrenze

// indirizzo Internet

< categorie

* commenti

I corpi dei campi dei tipi stringa, esplicitazione, significato e connessioni ubbidiscono alle stesse regole sintattiche.
Nella stringa acronimo possono comparire solo caratteri alfanumerici e segni come "/", "(", ")", "-", e "%".
Le varianti nel campo esplicitazione si ottengono con "[", "]" e "|".
La stringa esempi di occorrenze è racchiusa tra parentesi graffe; essa può riguardare diversi esempi che vanno separati mediante ";". In ogni esempio deve comparire un segno "~" a rappresentare l'acronimo in causa.
La stringa URL differisce dalla scrittura di un URL previsto dal protocollo http solo per l'assenza del prefisso \ http: ed inizia con \//.
Il campo categorie presenta una o più sigle caratterizzanti le categorie previste separate da blanks.
Il campo commenti, se compare come ultimo della voce è completamente libero; in caso contrario è soggetto solo alla restrizione consistente nel non poter contenere i segni che caratterizzano i restanti campi. %???
Le sigle utilizzate finora sono in una tabella allegata.

%Le nazioni sono indicate da sigle di due o più lettere %seguite da "." : quando possibile si utilizzano le sigle %adottate per gli indirizzi Internet. %Nel campo connessioni per i testi ed i siti citati %sono state usate le seguenti sigle (cfr. :R:) :

Termini specifici utilizzati nel testo

attributo - campo - categoria - commenti - elenco acronimi - esempi di occorrenze - esplicitazione - indirizzo Internet - significato - stringa - voce


:R: Riferimenti

Abramowitz M., Stegun I. A. [1972]: Handbook of Mathematical Functions; Dover.

Knuth D. E. [1972, 1979, 1981]: The Art of Computer Programming, V. I, II, III; Addison-Wesley.

Kotz S., Johnson N. L. [1982-1988]: Encyclopedia of Statistical Sciences, V. 1-9; J. Wiley.

Sippu S., Soisalon-Soininen E. [1988, 1990]: Parsing Theory V. I, II; Springer.

Kotz S., Johnson N. L., Read C. B. [1989]: Encyclopedia of Statistical Sciences, Supplement Volume; J. Wiley.

Graham R. L., Knuth D. E., Patashnik O. [1989]: Concrete Mathematics; Addison-Wesley.

Goldfarb C, F. [1990]: The SGML Handbook; Oxford University Press.

Shapiro S. C. ed. [1992]: Encyclopedia of Artificial Intelligence; J. Wiley.

Karpilovsky G. [1992-1994]: Group Representations V. 1A, 1B, 2, 3; North-Holland.

Gradshteyn I. S., Ryzhik I. M., Jeffreys A. [1994]: Tables of Integrals, Series and Products, 5th ed.; Academic Press.

Graham R. L., Grötschel M., Lovász L. eds. [1995]: Handbook of Combinatorics V. I, II; Elsevier.

Cohn, P [1995]: Skew Fields - Theory of General Division Rings; Cambridge University Press.

Colbourn C. J., Dinitz J. H. [1996]: The CRC Handbook of Combinatorial Designs; CRC Press

Hazelwinkel M. ed. [1996]: Handbook of Algebra V. 1; North-Holland.

Kotz S., Read C. B., Banks D. L. [1997]: Encyclopedia od Statistical Sciences, Update Volume; J. Wiley.

Marini A. [1997]: Raccolta di dati biografici per la Matemetica; Quaderno IAMI 1997.19. - E pagina Web

Infoworld Electric: http://www.infoworld.com

 

Ringraziamenti

Ringrazio vivamente per i molti suggerimenti M. Bonecchi e L. Sironi del Dipartimento di Matematica dell'Università di Milano e, per l'aiuto nelle ricerche su Internet, G. Maurizio.

 

Abbreviazioni per le categorie

..  et cetera
??  unknown
admdp  administrative data processing
agen  agency
ai  artificial intelligence
alg  algebra
alm  algoritm
alsp  algebraic specification
am  applied mathematics
an  analysis
ass  scientific or professional association, society ...
astr  astronomy
bai  basic information technology term
bam  basic mathematical and scientific term
bim  biomathematics and bioinformatics
bt  basic terminological element
bz  business world
cae  computer-aided engineering
cgr  computer graphics
chm  chemistry
ci  communication, information
cmb  combinatorics
cmpa  computer architecture
cmpr  computer model, computer family
cmtd  computing methodology
cmtg  computing
cmty  computability
cod  coding, cryptography, signal processing, data compression
conf  conference, congress, meeting, ...
db  database
dcmp  distributed computing
dim  didactics of mathematics
dm  discrete mathemetics
doc  documentation
ec  economy
eln  electronics
ep  electronic publishing
fmod  formal models of systems and processes
fprg  functional programming, lambda calculus
fse  file specification extension
ge  geometry
go  government agency or similar
grt  graph theory
hist  history of science
hw  hardware
img  image processing
ind  industry
inf  informatics
itc  information technology company
jo  jolly term
ju  journal
la  language for computers
lf  logic and foundations
lit  literature
lngt  linguistics
lnks  site with usefull links
lprg  logic of programs
mco  mathematical company
mdca  medical computing application
mec  mechanics
mmi  man machine interaction
mp  microprocessing, microprocessors
na  numerical analysis
nat  nation or similar institution
netp  network project; networking project
nets  network service
ns  natural sciences
nt  number theory
op  operators
or  operating research
os  operating system
phil  philosophy of science
phys  physics
pion   pioneer for it
ppa  preprint archive
prg  programming
proj  project, plan, programme
pub  publisher, publishing initiative
qt  quantum theory
re  research centers, institutes, ...
scl  social initiative
scmp  supercomputing
sem  semantics
sf  special functions
smbc  symbolic computing
st  statistics and probability
sw  software
swp  software package, software product
tlc  telecommunications
tm  trade mark
um  unit of measure
un  university, academic institution
ww  WWW