EH - Esposizione interattiva di xHTML etc.   Indici:   Pagine   Panoramica   Termini   Problemi   Esempi

Semplici formule matematiche in pagine HTML

Il primo passo per la produzione di materiale matematico utilizzabile sul Web attualmente riguarda l'inserimento di formule nelle pagine più comuni, cioè in pagine scritte nel linguaggio HTML. Utilizzando il puro linguaggio HTML, le possilità di inserimento di formule matematiche in pagine Web sono piuttosto limitate.

Una buona varietà di formule si può avere inserendo nelle pagine HTML immagini ed applets; questo lavoro può essere piuttosto oneroso, ma può essere facilitato da opportuni strumenti di Web editing o traduttori; in genere però non si ha la garanzia di buoni livelli tipografici. Sono però in corso di sviluppo nuovi strumenti che dovrebbero rendere anche l'inserimento delle formule una attività abbastanza routinaria, come la redazione di testi mediante sistemi tipografici come TeX.

Vediamo cosa puo` fare un autore che vuole inserire in una pagina poche formule tendenzialmente semplici senza fare ricorso a strumenti più impegnativi, soprattutto per quanto riguarda il tempo necessario per padroneggiarli.

Le formule più semplici si possono inserire con il solo accorgimento di servirsi del corsivo per distinguerle dai contenuti discorsivi; ad esempio si presenta una equazione lineare come   x+2y=5   scrivendo <i>x+2y=5</i>.

Si possono avere esponenti e deponenti utilizzando gli elementi sub e sup.

Per esempio la scritta ``x5+3x2-2x+7=0 '' è realizzata con :

<i>x<sup>5</sup>+3x<sup>2</sup>-2x+7=0</i>

Utilizzando sub si può avere, per esempio: an=1, 3, 5, 7, 9, 11, 13,... ottenuta con

<i>a<sub>n</sub>=1,3,5,7,9,11,13,...</i>

Non è però possibile avere esponenti o deponenti dotati, a loro volta, di esponenti o di deponenti.

In molte formule si dovrebbero far comparire caratteri particolari: un certo numero limitato è reperibile in particolari fonts. Ad es. si ottengono le lettere greche a b c D S P scrivendo
<font face="Symbol">a b c D S P</font>

Per quanto riguarda le frazioni si possono trattare le più semplici servendosi del segno ``/ '', come ad esempio:   2/7, 3/10, 36/y, H/sin(2t).

Tra le frazioni numeriche solo   ¼ , ½ e ¾   hanno loro codici nell'ambito dello schema ASCII; queste scritte vengono ottenute rispettivamente con &frac14; &frac12; e &frac34. o equivalentemente con &#188; &#189; &#190; (v. a. tabella),

Frazioni su più livelli si possono ottenere con elementi table, ma questo modo di fare richiede comandi piuttosto pesanti e il risultato spesso non è di buon livello tipografico. La seguente frazione

3x+57
23-4x

è stata realizzata ottenendo la linea di frazione con un elemento hr, barra orizzontale, con i seguenti comandi:

<table border="0" cellspacing="0" width="50">
<tr> <td>
<i>3x+57</i> <hr align="center"> <i>23-4x</i>
</td></tr>
</table>

Sempre servendosi di elementi table si possono ottenere matrici, costrutti con esponenti e deponenti e diagrammi dotati di frecce o altri segni di collegamento; le rese tipografiche però spesso sono tutt'altro che brillanti.

Inoltre con questi costrutti si hanno poche possibilità di collocamento delle formule all'interno delle parti discorsive. Si possono utilizzare gli elementi table in modo semplice solo per formule da collocare in linee loro appositamente riservate. Per inserire un tale elemento all'interno di una linea si devono usare accorgimenti complicati, spesso rischiando di fornire presentazioni strampalate, in particolare con visori che usano finestre di dimensioni ridotte.

Un'alternativa è data dall'utilizzo di immagini raster per interi costrutti tipografici come la precedente frazione. Soluzioni di questo genere si possono attuare abbastanza agevolmente quando si vogliono presentare poche formule: queste potrebbero essere riprese da qualche repertorio predisposto o costruite con appositi editori di immagini, cioè con strumenti che richiedono un certo impegno. Se invece si devono redigere testi con numerose formule non si può sperare di servirsi di una "galleria di formule", in quanto questa dovrebbe essere enormemente estesa. In questi casi gli autori devono pianificare attentamente il lavoro curando molto la predisposizione di un'attrezzatura adeguata (pacchetti grafici, gallerie di immagini, ...).

In casi come il precedente occorre considerare la difficoltà nell'allineare tali frazioni in un testo discorsivo in modo accettabile.

Spesso si vorrebbero presentare formule semplici nelle quali compare qualche simbolo peculiare della matematica, come il segno di sommatoria o quello di integrale. Questi si possono cercare nelle fonti per simboli, ma si potrebbero avere difficoltà nel reperire le dimensioni più adatte. Potrebbero trovarsi segni migliori facendo ricorso a repertori di immagini, in particolare di file .gif . In ogni caso si pongono problemi di allineamento verticale che in genere portano a brani tipograficamente poco pregevoli.

Si possono ottenere con relativa facilità e con risultati tipografici accettabili testi contenenti formule, anche piuttosto complesse, con editori di testo diffusi come Word e WordPerfect, con fogli elettronici come Excel e Quattro, con sistemi per la documentazione tecnica e scientifica come Scientific Workplace. Con questi sistemi le formule vengono ottenute con la cosiddetta modalità di equation editor, operando visualmente e gerarchicamente su schemi bidimensionali predisposti per costrutti come linee di frazione, simboli dotati di esponenti e/o deponenti, matrici. Tutti questi sistemi per la preparazione dei documenti intorno al 1997 sono stati messi in grado di "esportare" nel linguaggio HTML i testi costruiti.

Altri prodotti software che possono essere molto utili per la produzione di materiale matematico per il Web sono i pacchetti computazionali come Maple, Mathematica e MathCad Questi sistemi sono in grado di produrre formule matematiche, in particolare come risultati di elaborazioni simboliche anche molto complesse e risulta importante poterle rendere disponibili a sistemi di pubblicazione. Da vari anni questi pacchetti sono in grado di esportare i loro risultati in TeX. Con le versioni piu` recenti, quelle uscite dopo il 2000/2001, questi sistemi sono stati messi in grado di produrre formule nel linguaggio MathML.

Una formula matematica può anche essere ottenuta con una applet Java; ancora però il procedimento può essere impegnativo se non ci si accontenta di una resa tipografica modesta. Oggi però si comincia a rendere disponibili traduttori che trasformano un testo scritto in TeX in un testo HTML nel quale le formule matematiche sono fornite da applets Java. Mediante applets Java, però, si possono avere formule con le quali si può interagire, vuoi per richiedere loro variazioni, vuoi per chiedere che vengano generate da meccanismi per l'elaborazione simbolica che si possono scrivere o richiamare sempre servendosi di procedure Java. Tutte queste però sono soluzioni impegnative che si possono adottare per redigere pagine riguardanti argomenti specifici, ad es. pagine che insegnano determinati procedimenti simbolici nel corso della presentazione di strumenti interattivi per la esemplificazione o per la verifica nell'ambito di sistemi di sostegno all'autoapprendimento. Non si tratta quindi di un modo di operare che può essere proposto a tutti quelli che iniziano a pubblicare sul Web testi con formule.

Attualmente nuove possibilità sono aperte dal linguaggio MathML. Sono però ancora pochi i browsers che attualmente sono in grado di accettarle; ricordiamo in particolare Amaya, promosso da W3C.


Indice pagine - inizio pagina