EH - Esposizione interattiva di xHTML etc. Indici: Pagine Panoramica Termini Problemi Esempi
Lo sviluppo delle attività basate sul Web è uno tra i più rilevanti fenomeni economico-culturali di questi anni. Negli Stati Uniti, il Paese in cui queste attività vengono sviluppate più rapidamente e massicciamente, dal 1995 vengono annunciate a getto continuo le più svariate iniziative riguardanti la Rete; Internet ha ormai una forte influenza sul mondo del lavoro e sui comportamenti personali (solo per fare un esempio, i messaggi di posta elettronica sono molto più numerosi delle lettere tradizionali). L'evoluzione dei sistemi elettronici (sia in termini di prestazioni che di costi e di facilità d'uso) fa prevedere che tra pochi anni si potrà accedere alla Rete da mezzo miliardo di postazioni: da posti di lavoro negli uffici e nelle scuole, da apparecchiature domestiche e da dispositivi portatili. Ma anche in un Paese come l'Italia, tutt'altro che rapido ad impadronirsi delle tecnologie che richiedono un certo studio, sono ormai numerosi coloro che si sono accostati a una rete civica o ad Internet.
Un ruolo importante nello sviluppo di Internet è giocato da
Java. Questo è il nome di un caffè molto apprezzato da
certi programmatori americani e di un linguaggio di programmazione che consente
di organizzare procedure di grande efficacia per la Rete.
Java è un
linguaggio di programmazione procedurale ed è orientato agli oggetti: si
tratta quindi di un linguaggio che consente di affrontare ogni genere di
problema, sia servendosi di istruzioni che riguardano entità semplici
come numeri, caratteri ed indirizzi di memoria (carattere procedurale), sia
servendosi di oggetti, elementi compositi che consentono di controllare
concisamente entità complesse come figure geometriche, registrazioni
sonore o "finestre" attraverso le quali si possa governare una
elaborazione.
Java è stato sviluppato da un team della Sun
Microsystem capeggiato da James Gostling; è molto vicino ai linguaggi C
e C++, ma presenta elementi derivati da altri linguaggi come Pascal, Lisp e
Smaltalk. I suoi ideatori asseriscono di aver ripreso le caratteristiche
migliori dei linguaggi a cui si sono ispirati e di aver evitato i costrutti di
uso più laborioso.
La caratteristica più rilevante di Java
è la sua fruibilità attraverso un ``browser'', programma che
consente di navigare sulla Rete globale, cioè accedere interattivamente
al World Wide Web, la componente di Internet ormai prevalente e con maggiori
possibilità ipertestuali e multimediali.
Con Java si possono
scrivere procedure applicative (chiamate applets, piccole applicazioni)
che operano entro una pagina HTML; mediante applets si possono presentare
risultati numerici, informazioni reperite in un archivio, grafici, suoni e
animazioni in risposta a richieste interattive di un utente.
Tutti i browsers aggiornati (Netscape Navigator, Netscape Gecko,
Microsoft Internet Explorer, Sun HotJava, W3C Amaya, ...) consentono di operare
con Java.
Un programma scritto in Java viene tradotto in un codice
intermedio (chiamato bytecode) che può essere spostato senza
difficoltà tra i siti Web. Una applet disponibile in un certo sito
può essere utilizzata da una qualsiasi altra postazione di Internet
attraverso un browser di produzione recente.
Nella vicenda di Java entrano
dunque due tipi di personaggi: autori che mettono a punto procedure
applicative, tipicamente applets inserite in ipertesti HTML da rendere
disponibili su WWW, e utenti che interagiscono con le applets.
Java è stato proposto dalla Sun Microsystem a metà del
1995 e si è andato via via affermando.Oltre a Sun, tutte le maggiori
ditte produttrici di sistemi informatici (Microsoft, Netscape, IBM, Oracle,
Apple, Novell, Silicon Graphics, Oracle, Autodesk, Borland, Adobe, Sybase,
Symantec,...), nonché le molte aziende nate appositamente, si sono
lanciate nello sviluppo di software imperniato su Java che ora è
utilizzabile dalla maggioranza degli elaboratori. Sono disponibili ambienti di
sviluppo per i programmatori, biblioteche di sottoprogrammi e di applets,
utensili di grafica per gli autori, traduttori verso Java di linguaggi di
programmazione precedenti, ... .
Java ha contribuito alla nascita di
numerose imprese volte alle attività in rete: dal 1998 nella
città di New York vi sono più persone che trattano informazioni
per Internet di quante operino su informazioni per i giornali e per la
televisione.
Molto software per Java, non solo quello nelle versioni
preliminari, può essere acquisito liberamente e facilmente dalla Rete.
Si giudica infatti che l'offerta gratuita di strumenti che permettono di
operare con la Rete in modo efficiente e divertente possa essere la premessa di
successivi buoni guadagni attraverso attività che saranno svolte tramite
telecomunicazione: per esempio la pubblicità, la presentazione
dettagliata dei prodotti, la loro vendita e la fornitura di servizi.
Contemporaneamente nascono nuove iniziative editoriali collegate a Java nei
settori dell'editoria, dei servizi e del commercio. Su WWW sono stati aperti
molti siti dedicati a Java e alle sue applicazioni; ne citiamo alcuni nella
bibliografia. Si sono avuti inoltre centinaia di
articoli su riviste tecniche e non; sono nati periodici specializzati come Java
World Magazine [JWM] e Java Developers Journal [JDJ]. Su Java sono stati pubblicati centinaia di libri e molti
sono stati annunciati; a Java vengono dedicate conferenze e corsi (Bowen).
Una applet inserita in un ipertesto HTML, oltre a presentare figure,
suoni e animazioni e servirsi di dati conservati nel computer dell'utente,
è in grado di richiamare dalla Rete dati ed altre applets messi a punto
e tenuti aggiornati in siti anche molto distanti tra loro.
Questa
possibilità e il carattere orientato agli oggetti di Java rendono facile
l'assemblaggio di procedure e di basi-dati distribuite, in grado di fornire le
più disparate informazioni. Le procedure evolute che Java permette di
costruire rendono agevole consultare e aggiornare tempestivamente questi dati,
avendo dalla Rete prestazioni di grande efficacia.
Per quanto riguarda le prospettive didattiche, specie per la matematica,
sono da tempo disponibili varie applets. Innanzitutto con Java si possono
presentare espressioni matematiche di buon livello tipografico. Molte applets
sono dedicate a problemi geometrici: si possono avere ampie esemplificazioni su
oggetti come curve piane, configurazioni della geometria proiettiva, triangoli
iperbolici, cubi quadridimensionali (ad esempio, v.
Elementi
di Euclide). Digitando valori di parametri e spostando convenientemente
il cursore si può prendere visione di una varietà di situazioni
ben più ricca di quella ottenibile disegnando alla lavagna o sfogliando
un libro.
Per quanto riguarda l'analisi infinitesimale, sono disponibili
applets che simulano calcolatrici scientifiche o finanziarie e che svolgono
alcune delle prestazioni dei pacchetti finalizzati al calcolo
numerico-grafico-simbolico come Maple, Mathematica e Derive (ad esempio, v.
Analisi
Reale). Sono numerose anche le applets che consentono di esaminare
l'evoluzione di sistemi dinamici e statistici: in esse l'utente può
controllare l'avanzare di un processo scegliendo, oltre alle componenti, i
ritmi evolutivi, la presentazione di dettagli locali o temporali e le riprese
di fasi particolarmente significative.
Varie applets che riguardano le
soluzioni di equazioni differenziali o di genere analogo sono associate a
modelli fisici e di interesse tecnologico.
Talune applets sono dedicate a
configurazioni discrete e alla evoluzione di calcoli che le riguardano. Tipiche
tra queste sono quelle che riguardano grafi e algoritmi volti alla
individuazione di configurazioni pregevoli, come cammini minimi e sottoalberi
economici; alcune presentano anche indicazioni sui più concreti utilizzi
informatici degli algoritmi.
Una pagina Web particolarmente significativa
presenta una decina di applets riguardanti altrettanti algoritmi di
ordinamento: il loro comportamento è illustrato da quadri nei quali si
vedono scambiarsi di posto le barrette rappresentanti le quantità da
ordinare; da queste animazioni emerge con evidenza come ciascun algoritmo operi
e risulta chiaro quanto vistosamente i procedimenti differiscano in
efficienza.
Una caratteristica notevole di molte applets consiste nella
possibilità di ottenere con pochi clicks il testo del programma
Java, cioè i dettagli di un procedimento di calcolo: chi si accosta a
una tale applet ``aperta" può quindi scegliere se avere solo una visione
rapida della questione trattata, se analizzare con attenzione il procedimento
risolutivo o costruttivo implementato, eventualmente concentrandosi su qualche
suo aspetto, oppure entrare nei dettagli della sua implementazione fino a porsi
in grado di proporre sue varianti.
Cominciano quindi ad essere disponibili interessanti supporti alla
didattica della matematica costituiti da ipertesti scritti in HTML muniti di
applets che presentano in termini concreti e visivi il modo di svilupparsi di
procedimenti di calcolo. Anche le possibili aperture interdisciplinari di
questi supporti didattici, finora prevalentemente monografici, sono degne di
nota.
Strumenti didattici di questo genere rispondono agli obiettivi dei
progetti di didattica con il computer ai quali si è lavorato
anche in Italia dai primi anni '70.
Ora gli sviluppi del sistema Java e le
prime raccolte di applets, insieme alla prevista ampia disponibilità di
apparecchiature adeguate, costituiscono una piattaforma ben superiore
quantitativamente e qualitativamente a ciò che era disponibile fino a
pochi anni fa.
È anche pensabile che uno strumento della portata di Java ed un canale con la ubiquità di Internet promuovano la nascita di sistemi molto più innovativi di quelli visti finora. Ad esempio, sta diventando possibile disporre di dizionari matematici dinamici che, insieme alla spiegazione dei termini, forniscano formule, figure, animazioni controllabili interattivamente, aperture applicative, notizie storiche e indicazioni bibliografiche, anche consultabili contestualmente. Inoltre stanno ricevendo nuovo impulso le attività di Educazione indipendenti dalla distanza.
Di fronte a tutto questo, la scuola si trova a dover affrontare problemi
quali: l'acquisizione di sistemi, l'avvio e l'esercizio dei collegamenti in
rete, l'aggiornamento degli insegnanti, il ripensamento di non pochi contenuti,
la riorganizzazione di determinate attività didattiche come quelle volte
ai laboratori informatici e non, la riorganizzazione della biblioteca.
Evidentemente è anche indispensabile preoccuparsi della
possibilità di scelte svantaggiose quali:
- adozione affrettata di
materiale didattico facilmente acquisibile ma di livello inadeguato o non
coordinato con la presentazione di argomenti non informatizzati e con
attività più tradizionali;
- adesione ad iniziative esterne
alla scuola nate con scopi speculativi, limitati al breve termine;
-
effetto di distrazione indotto dal fatto che la Rete spesso è
preoccupata di effetti visivi superficiali, a scapito dei contenuti
concettuali.
Tutto questo renderà necessario prestare molta attenzione alle tendenze tecnico-didattiche, alla scelta dei nuovi strumenti da acquisire e all'adozione di nuovi metodi. Probabilmente è anche opportuno promuovere iniziative di ampia portata finalizzate a favorire cooperazioni, a mettere a punto e valutare materiale di dominio pubblico e a disutere criticamente i risultati.
JDJ:
http://www.JavaDevelopersJournal.com/java/
JWM: http://www.javaworld.com